Dopo 13 anni Les Rencontres d’Arles, la più prestigiosa piattaforma festivaliera dedicata alla fotografia, ha cambiato direttore. E non è stato un passaggio indolore. Quando qualche anno fa l’ex direttore François Hébel ha annunciato le dimissioni per protestare contro la svendita, per 6 milioni di euro, come scritto da ArtEconomy24 , alla Fondazione Luma dei Parc Des Ateliers, che accoglievano gran parte delle mostre, la lunga storia di questo festival fondato nel 1970 sembrava giunta al capolinea. Tuttavia, forse non tutto è perduto: ne abbiamo parlato con il neodirettore Sam Stourdzé, che per dedicarsi alla causa ha lasciato il Musée de L’Elysée di Losanna e pochi giorni fa ha inaugurato la sua prima edizione del festival con 35 progetti espositivi, un parterre di quasi 40 curatori coinvolti a vario titolo nel programma e un pubblico di professionisti del settore che ha segnato le 13.500 presenze. Un’edizione che non solo ha offerto la qualità di sempre, ma che ha raccontato anche una nuova prospettiva sulla fotografia italiana attraverso mostre e premi per Discipula, The Coul Couple, Paola Pasquaretta e Piero Martinello…
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